Il sorriso di un neonato!

Il sorriso di un neonato!

EngelslächelnE’ dall’età di diciannove anni, ed ora ne ho 54 ( brrrrr ), che lavoro accanto ai bimbi ed alle mamme, prima come educatrice nell’asilo nido della Banca d’Italia, poi affiancando mamme al rientro a casa dalla clinica, per cui nel primissimo periodo di vita fuori dal grembo materno e non smetto di stupirmi, provare una emozione grande davanti ad un neonato.
Essere davanti a lui, guardarlo negli occhi, cogliere per pochi istanti la sua attenzione nello sguardo è una sensazione indicibile.
Suggerisco ad ogni mamma di prestare molta attenzione al messaggio che il bimbo ci invia con il sorriso, si il sorriso, poiché anche un neonato può sorridere, intenzionalmente, a mio avviso.
Quando un neonato è scosso da un dolore, infastidito da un forte rumore, o dal fatto che non riesce a prendere sonno, il suo faccino è triste, arrabbiato, sconsolato, la fronte è corrugata, il suo stato d’animo, è palpabile e visibile .eineiige Zwillinge- Schwestern beim schlafen und träumen
Così, è altrettanto vero che la sua beatitudine, il suo stato di benessere, ce lo comunica attraverso un sorriso, ha dei tratti del viso sereni, poiché in quel preciso momento ci sta ringraziando per averlo compreso, accolto, soddisfatto e, se volete, gratificato nelle sue richieste, nelle sue esigenze.
Non importa, per cui, che abbia 5 mesi o cinque anni, per ricevere un sorriso “vero”, lui lo sa già fare il suo sorriso, anche a 5 giorni.

L’alimentazione del neonato e del bimbo più grande

L’alimentazione del neonato e del bimbo più grande

Fin dalla nascita uno dei  quesiti che si pone la neo mamma è come far crescere nel PastoTitti-300x300migliore dei modi il proprio bambino.
Le domande più comuni che mi vengono poste sono, il mio bambino mangia abbastanza?  Quando poi è allattato al seno le domande sono più incalzanti, il mio latte sarà per lui sufficiente? Sarà buono? “sostanzioso”  perché magari un’amica o un’ anziana zia le ha suggerito che il latte può essere poco nutriente, o che il suo era acqua ed il suo neonato non cresceva, non dormiva e così via..….
La cosa che tengo per prima cosa a sottolineare con le mamme è che il latte materno è l’alimentazione migliore per il proprio neonato, che non esistono mamme che producono latte non sostanzioso per il proprio bimbo e che il fatto che il piccolo lo richieda più spesso delle canoniche tre ore come quello in formula dipende dal fatto che è più digeribile che è molto diverso dall’essere poco nutriente.
L’allattamento esclusivo al seno non presuppone la necessità di dare aggiunte di acqua o tisane anche se la temperatura esterna è molto alta.
Tutto questo però non deve precluderci il fatto di pensare all’alimentazione futura del nostro neonato ma soprattutto a come affrontarla.
Infatti studi scientifici ci raccomandano di non introdurre  prima dei sei mesi altri alimenti, frutta, farine lattee e ancora meno carne e verdure, poiché i bimbi non sono pronti.
Il nostro neonato ha però bisogno di iniziare a prepararsi  a strumenti che non sono il seno o la tettarella, ed ecco che il cucchiaino classico, non quello di silicone ci offre la possibilità di un avvio all’indipendenza.
Poiché la stragrande maggioranza dei bimbi prende le vitamine, quando dobbiamo offrirle al piccolo possiamo farlo con il cucchiaino così lui potrà prendere confidenza con questo strumento.
Il periodo del divezzamento è per il nostro piccolo un momento di grande importanza, intanto cambia anche la posizione, mentre prima era in braccio alla mamma, ora è di fronte a lei, allora possiamo metterlo davanti ad un piatto, con poca pappa e dare la possibilità a lui di aiutarlo, lui con un cucchiaio e noi con il nostro.
PastoVale-300x263Certamente all’inizio per lui sarà un gioco, ma uno speciale esercizio di crescita , indipendenza , la dottoressa Montessori diceva una frase che per me rispecchia tutta la sua filosofia “Aiutami a fare da solo” e non fai tu per me.
Quando iniziamo il divezzamento consideriamo che questa fase può durare  un mese per arrivare ad  un pasto completo, alle volte ci vuole molto meno ma ,non andiamo di fretta, ne vale la riuscita stessa della nostra impresa, la pappa della sera introduciamola quando la prima è ben accettata.
Il mangiare un poco, da solo un senso al fatto di essere seduti a tavola, di starci per il tempo necessario della pappa, senza sentire il bisogno di alzarsi a fare un’altra cosa.
Altro tema importante è lo stare insieme, proviamo a pensare alla differenza di quando mangiamo da soli o quando siamo con le persone che amiamo.
I bimbi hanno bisogno di osservare per poter imparare ed allora la cosa migliore e vederci mangiare insieme, forse non proprio i primi giorni, ma in un tempo successivo i bimbi imparano da noi e con noi possono stare a tavola.
In un primo momento dovremo mangiare noi le sue cose poco condite, con il vantaggio di fare un’alimentazione sana e di disintossicarci poi, sempre attenti a come cucinarle, potremo offrire anche a lui i nostri cibi.
Purtroppo spesso vengo consultata per dei problemi legati all’alimentazione che si sarebbero potuti ovviare se solo le persone avessero avuto una maggiore disponibilità nei confronti dei bimbi.
Non ci sono adulti che mangiano spaghetti nel biberon, e neppure ci sogneremo mai di mettere l’antibiotico nel caffè perché ha un cattivo sapore, però lo facciamo ai bimbi magari mettendo la medicina nella spremuta, con il risultato che alla fine il bimbo non berrà più la spremuta e tanto meno l’antibiotico, poiché oltre  tutto si sente ingannato.
Cosa fare allora? Spiegargli che siccome c’è la necessità di prendere la medicina e che non si può davvero fare diversamente, dopo che lui l’ha presa noi possiamo offrire a lui una spremuta o una cosa che a lui piace molto, magari facendogliela scegliere.

Per saperne di più

Per saperne di più

PER SAPERNE DI PIU’

Gravidanza e parto

valentina3(quasi tutti questi libri sono disponibili a prezzo scontato sul sito www.internetbookshop.it)

Michel Odent, L’agricoltore e il ginecologo, Il leone verde (l’industrializzazione della nascita)

Michel Odent, Il cesareo, Ed. Blu

Verena Schmid, Venire al mondo dare alla luce, URRA

Francesco D’Ingiullo, Nati in casa. Le custodi della nascita raccontano, Altica edizioni (con l’indirizzario delle doule in Italia)

Ina Gaskin, La gioia del parto, Bonomi (segreti e virtù del corpo femminile durante il travaglio e la nascita).

Elisabetta Malvagna, Partorirai senza paura, Red

Fiona Marshall, Mamma in blu, Salani (che cos’è la depressione post-partum: riconoscerla, prevenirla, superarla)

Cleri Huber, Il dono della depressione, Mondadori

Grazia Honegger Fresco, Facciamo la nanna, Il leone verde

Giorgia Cozza, Quando l’attesa si interrompe, Il leone verde (riflessione e testimonianza sulla perdita prenatale)

Sheila Kitzinger, Il bambino, l’attesa e nascita, Mondadori 1998

Sheila Kitzinger, Il bambino, il primo anno di vita (una guida preziosa per crescere insieme al vostro bimbo), Mondadori 1998

Miriam Stoppard, La gravidanza e la nascita, Idealibri 1994

Yehudi Gordon, Janet Balaskas, Avremo un bambino. La nuova guida completa per la gravidanza, il parto, i primi mesi, Red 1989

L. Nava, Alimentazione in gravidanza, Ed. Red

Auckett, Massaggio per i vostri bambini, Ed. Red

L’arte dell’allattamento materno, a cura de La Leche League International

M. Klaus e P. Klaus, Venire al mondo, Pensiero Scientifico Editore

Alberto e Piero Angela, La straordinaria avventura di una vita che nasce, Mondadori 1998

Frederick Leboyer, Per una nascita senza violenza, Bompiani 1984

Frederick Leboyer, Shantala. L’arte del massaggio indiano per far crescere i bambini felici, Sonzogno 1996

Frederick Leboyer, Dalla luce il bambino. Itinerario yoga per il parto come gioiosa rinascita, Bompiani

La figura della doula

Esiste solo un testo tradotto in italiano, mentre ce ne sono moltissimi in inglese. Ve ne propongo alcuni di mia scelta (disponibili su www.amazon.com)

Marshall Klaus e altri, Far da madre alla madre. Come una doula puo` aiutare ad avere un parto piu’ breve, piu’ facile, piu’ sicuro, Il Pensiero Scientifico, 1994 (lo trovate su www.internetbookshop.it)

Penny Simkin, The birth partner. Everything you need to know to help a woman through childbirth, Harvard Common Pr, 1989

Paulina Perez, Cheryl Snedeker, Special women: the role of the professional labor assistant, Cutting Edge Press, 1994

Diana Korte, Roberta Scaer, A good birth, a safe birth: choosing and having the childbirth experience you want, 3rd revised edition, Harvard Common Pr, 1992

Rahima Baldwin, Special delivery: the complete guide to informed birth, Paperback 1990.

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