Parto gemellare

Parto gemellare

Parto gemellareParto gemellare

Negli ultimi anni si sta verificando un boom di parti gemellari, questo è dovuto anche al fatto che si effettuano, con successo, molte più procreazioni assistite e di conseguenza ci sono molti più neonati prematuri gemelli.

Una gravidanza è per una donna un periodo della vita molto delicato in cui si ripercorrono tanti vissuti e una gravidanza ed un parto gemellare accentuano questo aspetto ancora di più.

La gravidanza gemellare solitamente non arriva al termine, ma nella maggioranza dei casi viene effettuato un taglio cesareo anticipato che, si spera, non avvenga prima della 36° settimana, per tutte le  complicazioni che ciò potrebbe comportare, da un deficit respiratorio ad un basso peso dei neonati ed a complicanze varie.

Comunque sia, per la super mamma se è vero che avrà una ripresa più lenta, per il parto gemellare,  è altrettanto vero che la sua gioia è duplicata e le farà dimenticare tutti i disagi che questa comporta.

Parto gemellare

Dopo il parto.

Dopo il PartoDopo il parto!

La nascita di un bambino è un momento bellissimo ed anche un periodo molto intenso nella vita di una donna.

L’intensità la si può cogliere solo vivendola, ed anche l’emozione che ne consegue con  la fatica dei primi giorni.

Tornare a casa dopo il parto significa non avere più l’opportunità di un campanello a cui potersi affidare se si  ha una difficoltà o un dubbio, ma imparare a cavarsela da sola.

Inoltre quel bimbo che sembrava di conoscere perfettamente improvvisamente sembra essere cambiato, non è più lo stesso che dormiva ogni volta che lo portavano in camera.

Una mamma recentemente mi diceva: “ ma non capisco nel nido dormiva sempre ed ora invece piange in continuazione da quando siamo a casa.”

Il neonato ha bisogno da trovare un equilibrio, un suo posto nel nuovo ambiente.

Non dobbiamo dimenticare che nel giro di tre, al massimo cinque giorni, cambia diversi ambienti.

Dall’utero della mamma, nel quale era cullato, massaggiato e nutrito senza un impegno da parte sua, ad un ambiente asettico come quello del nido, per poi passare al nuovo  ambiente della sua casa, dove rumori, colori, odori, sono nuovamente cambiati ed ha bisogno di adattarsi per assorbire il nuovo cambiamento.

Di tutto questo dobbiamo tenerne conto al rientro a casa dopo il parto ed alle difficoltà della mamma alla stanchezza, alle ansie dobbiamo sommare le difficoltà del piccolo.

Questo non vuole essere uno scoraggiamento nei confronti della mamma ma semplicemente una presa di coscienza ed un rispetto maggiore nei confronti del piccolo.

La cosa migliore, almeno per la mia esperienza, è di essere supportate da una persona che si prende cura di entrambe con amore professionalità ed esperienza.

A volte può bastare anche una settimana di supporto efficace per dar modo alla puerpera di riprendersi ed essere più sicura con il suo piccolo neonato.

 

 

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