Roma, Marzo 2015.
Virginia ci è stata accanto da subito, dieci minuti dopo essere tornati dall’ospedale con la piccola Lucia. L’esperienza del cesareo, la debilitazione, la difficoltà della montata lattea, la mancanza di sonno, gli ormoni a mille, tutti aspetti faticosi e sorprendenti che Virginia mi ha aiutato a vivere e superare, con il suo garbo e i suoi preziosi gesti di accudimento, i suggerimenti pacati. In effetti ha preso in carico l’intera famigliola, altrimenti senza aiuti e con nonni anziani che vivono in quartieri distanti, da subito osservandoci, ascoltandoci, suggerendo a mio marito come cambiare il pannolino, come preparare il biberon, coccolando Lucia, aiutandola a prendere sonno e aiutando me a prendermi cura di lei con suggerimenti indispensabili sull’allattamento al seno, su quali materiali od oggetti veramente necessari, e su tanti altri aspetti pratici e psicologici. Quando la stanchezza mi travolgeva c’era Virginia che mi tranquillizzava e mi spediva gentilmente, a schiacciare un pisolino, accudendo Lucia, oppure facendomi un meraviglioso massaggio per decontrarre i muscoli aggrovigliati; abbiamo anche parlato tanto perché l’avvio della vita rende la mamma potente e consapevole, ma anche tanto sola per molte ore, con ritmi di vita e tempi completamente assoggettati alle esigenze del neonato e ci vuole qualche settimana per apprezzare la bellezza di questa solitudine, la sua sorprendente ricchezza, bilanciandola con i momenti preziosi che sono condivisi con le persone che ti portano aiuto, affetto e conoscenza. Virginia ha consentito che l’inesperienza e le paure, la stanchezza e i picchi di entusiasmo, stupore e di felicità risultassero normali passi di un meraviglioso inizio.
Non posso che ringraziarla di cuore, insieme a mio marito e a mia figlia, continuando a contare su di lei e sulla sua preziosa e gentile competenza.
Livia e la piccola Lucia