I nonni
Oggi vorrei parlare un po’ dei nonni, tanto amati e cercati da molti ma soprattutto da chi li ha lontani, e tanto temuti e a volte tenuti lontani da chi li ha “troppo vicini”.
I nonni, in fondo i nostri genitori, o i genitori del nostro compagno sono fondamentalmente delle persone preziose, importanti per i nostri figli poiché possono offrire proprio quella parte che noi non possediamo: pazienza, tempo, disponibilità e molto altro.
In questo mondo che corre in fretta loro rappresentano a volte un porto sicuro.
Non vanno di fretta, possono essere più attenti alle piccole cose ed i bimbi piccoli sono affamati di cose che all’adulto frettoloso sembrano insignificanti.
Tutto questo a patto però che non debbano stare con i bimbi per dieci, dodici ore al giorno, a mio avviso, perché dovrebbero poter stare con i bimbi senza occuparsi della loro educazione, che spetta ai genitori, i nonni devono fare i nonni, la passeggiata, la giostrina in più, perché la mamma dice solo 2 giri, ed i nonni invece li fanno andare per 4 volte. Insomma anche le piccole marachelle, quelle tenere, della serie, “ arriva la nonna con il nonno e si fanno cose belle”.
Quando ero “giovane “ io, i nonni avevano all’incirca tra i 50 / 55 anni, oggi si diventa genitori intorno ai 40 anni, per cui nonni ad almeno 65 alle volte anche 70 anni ed oltre, non ci sono più le risorse fisiche per stare dietro ad un bimbo piccolo anche se ne avrebbe il desiderio.
Quando poi si è costretti a farlo per esigenze economiche dei genitori può diventare gravoso per loro e pesante anche per i piccoli.
Pur rimanendo una grande risorsa non devono e non possono essere sfruttati per i nostri comodi.