E’ con grande piacere che nell’ ultimo periodo della mia professione  assisto  ad una Fotolia_16352266_XS-300x200evoluzione dei neo papà  nell’ambito della coppia.
Prima ad occuparsi del neonato era esclusivamente la neo mamma ora invece i papà vogliono partecipare attivamente fin dai primi giorni di vita del neonato, sia per quello che riguarda la parte pratica, cambio del pannolino, bagnetto, aiutarlo a fare il ruttino, che essere attivi e confortare il neonato nei momenti di sofferenza, pianto del piccolo, una bolla d’aria che si fa desiderare o un sonno che tarda a venire e che provoca nervosismo e problematiche serali.
Inoltre, sempre precedentemente,  a chiamarmi per avere informazioni sull’affiancamento al momento della nascita del neonato, erano esclusivamente le future  mamme, le quali si informavano su quale contributo poteva essere offerto loro da una educatrice perinatale , quale era il periodo di affiancamento che secondo la mia esperienza poteva essere necessario per poter  affrontare  con serenità il periodo post nascita. Ora lo fanno anche i papà.
La donna sentiva grande necessità di coinvolgere il proprio compagno, mentre il futuro papà delegava il primissimo periodo alla mamma, riservandosi di contribuire lui stesso in un periodo successivo, magari quando doveva montare la pista per le macchinine o addirittura sognando il momento in cui avrebbe accompagnato il suo campione all’allenamento di calcio.
Come si può immaginare, per le bambine andava anche in maniera peggiore, poiché molti di loro confessavano di non sapere dove mettere le mani ed il rapporto papà e figlia tardava a costruirsi con conseguenze non indifferenti nel periodo dell’adolescenza.
Tutto ciò con grande sofferenza da parte delle mamme, costrette in qualche modo ad essere sostenute solo da un mondo femminile.
Negli ultimi anni invece, ed in particolar modo in questo ultimo periodo è il papà che fa il primo passo, la chiamata per un affiancamento, o per una consulenza viene proprio da loro.
Mi è capitato per ben due volte questo mese che il papà si sia collegato sul web alla ricerca di un aiuto per sostenere la propria compagna, o che lo abbiano cercato insieme.
Questo trovo sia stupefacente ed anche se siamo molto in ritardo rispetto agli altri paesi europei stiamo davvero facendo dei passi avanti.
Questo cambiamento va sicuramente a beneficio dei piccoli neonati che possono contare maggiormente su di uno sviluppo armonico della loro crescita.
Bravi papà! Siamo sulla strada giusta e le mamme ringraziano!

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